Riguardare oggi "La finestra sul cortile" di Alfred Hitchcock, ci pone di fronte ad una introspezione personale rispetto alla qualità e versatilità del tempo che trascorriamo all'interno delle nostre abitazioni, sopratutto in questi giorni particolari. È uno stimolo ad aprire le nostre finestre reali, e non solo per una sana boccata d'aria. Rispetto al 1954 quando il film è uscito nelle sale, si è aggiunto internet con i suoi virtuali applicativi social, che rischia ancora di più di renderci ciechi rispetto al mondo esterno reale, fatto delle persone con le quali condividiamo i nostri spazi abitativi intimi o delle persone che animano il cortile di un condominio.
" ... Stella: a New York la pena prevista per i guardoni è di sei mesi in una casa di lavoro
Jeffries : Oh ciao Stella!
Stella : …. e là non ci sono davvero finestre! In passato invece gli cavavano gli occhi con un ferro arroventato . Quelle giunoniche in bichini che Lei guarda con tanto interesse valgono una simile penitenza? Oh Signore siamo diventati una razza di guardoni. La gente farebbe meglio a guardare un po' dentro casa propria tanto per cambiare. Eh si, non è valida questa filosofia domestica?...”
Tratto dal film:
La finestra sul cortile, Patron (1954)